Tremonti: art. 41, una nuova stella filante

Tremonti

Si legge in un'intevista (A. Orioli, Il Sole24Ore) che il Ministro del'Economia intende proporre un'aggiunta all'art. 41 della Costituzione che preveda `il principio della responsabilità della persona', in modo da ridurre la zavorra, implicita nella Carta, che ridurrebbe la capacità competitiva del nostro Paese.
L'art. 41 recita: <<L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali>> (ad es. la legge antitrust).
In attesa dell'aggiunta, cioè della stella filante dati i tempi biblici necessari per riformare la Carta, il Ministro, per ridurre la zavorra, annuncia un po' di leggi ordinarie da blindare con legge costituzionale. Cioè bisogna cambiare la Costituzione per progredire, ma creare nuovi, diversi vincoli.
Il pot purri del Ministro è, a dir poco, sorprendente.
D'altra parte egli ci ha abituati a sortite divertenti, quali quelle che imputamo all'Europa la responsabilità dell'attuale manovra correttiva dei conti pubblici italiani ora in discussione alla Camera.
Devo dire che mi sembra una genialata quella di imputare ad altri le nostre responsabilità! D'altra parte, il Ministro Sacconi lo ha subito imitato attribuendo all'inflessibilità dell'Eurapa l'innalzamento a 65 anni dell'età di pensionamento delle donne nel pubblico impego, nonostante la questione fosse prevista da una decina d'anni e mai affrontatanel nostro Paese.

Tremonti: istruzioni per il disuso

Voltremont
Il collettivo ‘No i xe from Amerika’, divenuto noiseFromAmeriKa per necessità imposte dalla tastiera americana (come ci ha spiegato il prof.  Boldrin l’altra sera a Mestre) si è preso la briga di confutare punto per punto diverse affermazioni del Ministro Tremonti contenute in particolare in due suoi scritti (Rischi fatali e La paura e la speranza).
Il libretto, agile e arguto, preciso e diretto, simpatico e dissacrante, scapestrato e goliardico q.b., si fa beffe circostanziate della sussiegosità del nostro Ministro avvalendosi di note competenze professionali di cui gli autori dispongono (Ed. Ancora del Mediterraneo, 2010, € 14,50).

Riserve auree della BdI

L’immagine linka il file con il parere della BCE, espresso il 14 luglio scorso, in materia di tassazione delle riserve auree della Banca d’Italia, prevista dal Consiglio dei Ministri italiani il 26 giugno scoso. Sono nove dense paginette che mi sembra difficile riprodurre, per cui lascio alla curiosità del lettore la lettura integrale del provvedimento:
BCEIl Ministero del Tesoro, dal canto suo, ha oggi rilasciato il Comunicato stampa che riporto integralmente:

<<Le valutazioni della Bce sulla tassazione delle riserve auree, appena ricevute da Francoforte, sono parte di uno scambio di informazioni già in corso, di estrema utilità, e sono accolte con viva soddisfazione. Ci consentono di proseguire il lavoro già avviato in queste settimane per approfondire e risolvere i problemi ancora aperti, cui contiamo di trovare soluzione in sede di emendamento.

Come si è già avuto modo di scrivere alla Banca Centrale Europea ancora prima della stessa approvazione del pacchetto di misure di cui fa parte la norma in questione (Consiglio dei Ministri del 26 giugno), sono allo studio tutti gli accorgimenti in grado di assicurare che la norma "non influisca negativamente in alcun modo sull’indipendenza, tanto finanziaria quanto operativa, della Banca d’Italia">>.