MPS: i FRESH

I Floating Rate Equity-linked Subordinated Hybrid Preferred Securities (FRESH) sono titoli di credito, considerati come titoli di capitale, grazie alle norme di Basilea. Contribuiscono, nel 2008, alla quota di aumento di capitale regolamentare di MPS in capo a J.P. Morgan per 1md/€; l’altra quota (5md/€) va in prelazione agli azionisti.
Le obbligazioni in questione sono quasi-equity nel senso che a) possono essere convertiti in azioni ordinarie dell’emittente e b) in caso di default dell’emittente, sono subordinate rispetto ai titoli senior, cioè a quelli privilegiati.
Nel caso di specie, i FRESH sono interessanti almeno per due motivi: perché fanno parte di una tranche di finanziamenti volti all’acquisizione di Antonveneta e perché vengono consgliati da Prometeia ben prima del placet di Bd’I.

Sotto il primo aspetto essi, come prescritto, vengono proposti all’attenzione della Bd’I all’inizio del 2008 per la verifica che lo schema contrattuale garantisca il pieno trasferimento del rischio d’impresa (come per le azioni).
La struttura contrattuale dei FRESH non convince la Vigilanza che costringe MPS a modificarla e, a ottobre, i titoli possono essere emessi. Tuttavia, ad oggi, la verifica della rispondenza ai requisiti richiesti dalla Bd’I è oggetto di indagini da parte della magistratura.

Sotto il secondo aspetto, è interessante osservare che i FRESH sarebbero stati asseverati da Prometeia che, secondo notizie di stampa (M. Gerevini in CorSera del 28 genn. scorso), li avrebbe consigliati, fin dall’aprile 2008 (cioè ben prima del placet di Banca d’Italia), alla Fondazione Cariparo (30ml/€), alla Fondazione CR Gorizia (3ml), alla Fondazioni di PC&Vigevano (15ml), alla Fondazione di LI (7,5ml), a quella di PT (10ml), a quella di BO (3ml), alla Navale Assicurazioni (gruppo Unipol, 10ml) e, in tranche più ridotte, ad una serie di Fondi di investimento – gruppi Anima, Nextam prtners, New Millennium Sicav (Banca Finnat), Areion Fund (Banca Arner) e diverse società cooperative.

Poco male… però oggi quei titoli valgono soltanto un terzo del loro prezzo di acquisto.

Scommesse improbabili di MPS

Andrea Baranes, in un editoriale pubblicato su Il Manifesto del 26 gennaio, ha proposto una immagine molto esplicativa dello schema logico sottostante ai problemi di MPS. Lui dice: è come che uno avesse maturato una grossa perdita. Invece di contabilizzarla, accetta di stipulare con una controparte una scommessa veramente difficile da vincere. Ad esempio scommette sulla vittoria del prossimo campionato del Frosinone Calcio. Intanto paga la scommessa consegnando i titoli sui cui è maturata la superperdita. E così contabilizza l’investimento invece che la perdita. In caso di vittoria realizzerà un super guadagno, ma tanto non capiterà. In alternativa perderà la scommessa (come accadrà di certo) e a quel punto qualcuno affronterà il problema. Questo schema “spolpa” la banca di passaggio in passaggio.

Lo schema logico alternativo è quello che vede il derivato costoso acquistato come supporto necessario alla maturazione di retrocessioni. Anche questo schema “spolpa” la banca di passaggio in passaggio.

Esiste un comunicato stampa di Asca che descrive dettagliatamente le operazioni realizzate da MPS in derivati. Ma non è facile capire se ci troviamo sul primo o sul secondo schema, o su entrambi.

Ri-capitalizzazione del MPS

Screen shot 2013-01-27 at 2.54.57 PMRiprendo notizie di stampa: l’operazione è di 4,5md,   dei quali 3,9 di MontiBond, dei quali 1,9md in sostituzione dei TremontiBond in scadenza (affermazione di M. Monti alla tele).

Dunque: i 3,9md addizionali dovrebbero essere debiti subordinati considerati come mezzi propri da Basilea, anche se Basilea3 si sforza di ridurre il peso del capitale supplementare sui mezzi propri.

I mezzi propri ‘freschi’ dovrebbero essere 600md (4.5-3.9) che sborsano gli azionisti.

Gli azionisti dovrebbero essere: 37,5% la Fondazione; 4% Finamonte; 2,7% UnicoopFI; 2,57% JPMorgan; 0,2% gruppo AXA.

Supponiamo che Fondazione, Finamonte e Unicoop appartengano alla medesima area vasta politica, l’aumento di capitale andrebbe in prelazione al 44,2%. A meno che non abbiano o non trovino il cash per pagare, la medesima area manterrebbe il controllo che ha ora.

O sbaglio qualcosa?